La CGIL scettica sulla riconversione dello stabilimento Stellantis di Termoli

Dopo l’annuncio dei giorni scorsi da parte della Stellantis sulla prossima riconversione dello stabilimento industriale di Termoli, che da l’anno prossimo dovrebbe produrre cambi per auto ibride, la CGIL in una nota manifesta perplessità in merito a quanto comunicato dalla stessa azienda al termine dell’ultimo vertice.
“Questo annuncio di investimento appare veramente poco rispetto alle aspettative che si erano create per la zona industriale di Termoli – ha commentato il segretario del sindacato molisano Paolo De Socio – La produzione promessa garantirebbe l’impiego di circa 300 lavoratori, un sesto di quelli impegnati nello stabilimento basso molisano.”
Nonostante le mobilitazioni sindacali infatti secondo il Segretario le scelte aziendale continuerebbero ad essere orientate soltanto sul profitto e non sulle prospettive di sviluppo territoriale e di incremento del livello di occupazione. La richiesta, quella di una maggiore chiarezza in merito agli investimenti in ricerca e innovazione da mettere in campo, anche in relazione all’adeguamento alle normative europee in termini di transizione ecologica.
“In questa direzione – continua nella nota De Socio – abbiamo apprezzato l’istituzione di una cabina di regia permanente per l’automotive e per l’indotto concordata con il presidente della Regione”.
Tra le altre richieste avanzate tempo fa dai sindacati, e al quale il governo regionale molisano sta lavorando, quella di una maggiore interazione con le regioni vicine, quali l’Abruzzo, per lavorare ad un adeguato progetto di sviluppo che interesserebbe la zona industriale termolese e quella della Val Di Sangro, con particolare riferimento proprio al settore automobilistico.