La Coldiretti torna sul problema delle risorse idriche molisane

La gestione delle risorse idriche in Molise è un tema sempre molto dibattuto sia nell’ambito delle discussioni politiche che da parte di associazioni di lavoratori e cittadini.
Sull’argomento torna anche la Coldiretti, in difesa delle esigenze delle aziende agricole e zootecniche, che possono svolgere le proprie attività produttive, solo disponendo dei quantitativi di acqua necessari. Negli ultimi anni il settore primario si è evoluto mettendo a punto sistemi di irrigazione che prevedono un’ottimizzazione delle risorse riducendo gli sprechi, ma l’attuale scarsità di acqua, soprattutto nella stagione estiva, rende necessari degli adeguati interventi da parte delle istituzioni per preservare le risorse idriche regionali, che altrimenti non basteranno a soddisfare le esigenze delle utenze e delle aziende.
Secondo i rappresentanti del settore primario, il Molise in passato ha rappresentato un modello positivo nell’ambito delle gestione delle ricchezze idriche del territorio, dato che a partire dalla metà del secolo scorso furono realizzati una serie di invasi per conservare la preziosa risorsa. Negli ultimi anni però, in controtendenza, si sta assistendo invece ad un loro crescente spreco. La richiesta, quindi, è quella di pianificare misure e soluzioni volte a ridurre innanzitutto la dispersione idrica, a cominciare da una costante manutenzione della rete e degli impianti, in stretta collaborazione con le regioni vicine, quali ad esempio la Puglia, che utilizzano a loro volta le risorse d’acqua molisane.
A questo, si aggiunge la proposta di realizzazione degli invasi per produrre energia pulita partendo dal recupero dell’acqua piovana, considerato che attualmente si riesce a conservarne solo l’11%, ma si potrebbe recuperare fino al 50%. Il sistema rappresenterebbe un decisivo passo avanti verso la sostenibilità ambientale.