Doccia fredda al Comune di Venafro: la Corte dei Conti certifica lo stato di grossa difficoltà finanziaria del Piano di riequilibrio del debito 2014-2023, addirittura l’amministrazione avrebbe messo in campo comportamenti che hanno peggiorato il quadro economico.
Uno scenario rimarcato negli ultimi anni al Consiglio municipale a Palazzo Cimorelli dagli esponenti di opposizione del PD. L’assenza di capacità di accertamento che avrebbe dovuto consentire ai venafrani di pagare meno tasse, abbassando le addizionali IMU e TARI; la non regolamentazione dei servizi a domanda individuale; l’enorme ritardo sul bando della nettezza urbana e pubblica illuminazione. Elementi – secondo il parere di Stefano Buono di Partecipazione Democratica – che avrebbero consentito alla giunta del sindaco Ricci pure di assumere nuovo personale al Comune e di gestire in pareggio i servizi.
Le criticità rilevate sul bilancio, dai fondi crediti di dubbia esigibilità ai contenziosi, dai residui attivi alla gestione delle entrate e delle spese. Per la Città di Venafro la bocciatura della Corte dei Conti sul piano di riequilibrio potrebbe spalancare la strada del dissesto finanziario per l’ente di piazza Edoardo Cimorelli. Una pessima notizia che certifica l’approssimazione e incompetenza di chi guida da molti anni la cosa pubblica del secondo centro della provincia di Isernia – ha concluso Stefano Buono.