La critica situazione dei dipendenti della “smaltimenti sud” a Venafro

“Con molto dispiacere siano a raccontare della situazione in cui versano i nostri iscritti dipendenti dell’Azienda “Smatlimenti Sud”, che da oltre un anno si occupano della raccolta porta a porta dei rifiuti urbani presso il Comune di Venafro”.

Così inizia la comunicazione di CONFIAL, la Confederazione Italiana Autonoma Lavoratori, che subito sottolineano dell’aumento del carico di lavoro degli addetti, senza però sia mai stato prospettato ed attivato un adeguamento del personale.

“Servirebbe almeno il doppio dei lavoratori”, scrivono i sindacalisti, che intervengono con i numeri.

“Soltanto 6 autisti e 3 raccoglitori, di cui uno assunto da poco e con contratto di due mesi, tutto a fronte delle 12-14 unità di solo qualche tempo fa.

Orario di partenza per tutti, ore 4,30, con il contratto che prevede un impegno di  lavoro da 4 a 6 ore, mai veramente rispettato, per carichi eccessivi che implicano dalle 8 alle 9 ore lavorative.

Si finisce, affermano, per non riuscire neanche a pulire al meglio la città, che mostra segni di incuria non certo addebitabili ai dipendenti, ma ad una non giusta ed adeguata presenza di addetti.

Dicono che viene mano anche la sicurezza, con gli autisti, sempre soli sui camion, costretti a fermare il mezzo, scendere, prendere i sacchetti e buttarli sul cassone, sempre lasciando l’automezzo incustodito.

Poi c’è il problema delle ferie accumulate e non godute proprio a causa del carico di lavoro, che inficia di fatto la carenza nell’organizzazione complessiva, un problema che diventerebbe difficile perfino in caso di malattia e/o di qualche assenza per gravi motivi familiari.

In pratica sono davvero tanti i problemi che i sindacalisti hanno portato alla direzione aziendale, ricevendo soltanto promesse, favole non più accettabili, perché continuare su questa strada porterebbe un peggioramento del servizio e della condizione dei pochi addetti, tutti davvero bisognosi di un repentino cambio di passo e di più rispetto per il loro lavoro e per la loro dignità.

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