Sarà devoluto in parte a Caritas e altre associazioni umanitarie il quantitativo di prodotti ittici sequestrati dalla Guardia di Finanza sul litorale adriatico del Basso Abruzzo. In totale nelle ultime giornate 75 Kg di pesce non conforme alle leggi vigenti in commercio trovati a bordo di pescherecci, 12 sanzioni e multe per un importo che si avvicina alle 15 mila euro.
Le difformità delle specie ittiche bloccate dai militari tra Vasto e Francavilla al Mare variavano dalle carenze igienico-sanitarie, prodotti sottratti ai fondali marini sotto la taglia minima, mancanza di tracciabilità e l’errata indicazione di informazioni obbligatorie. Situazioni queste che aumentano il rischio di frodi in commercio a discapito di armatori e pescatori onesti nel loro lavoro.
La destinazione del pescato verso i mercati ittici della zona costiera o direttamente ai ristoranti tra Abruzzo e Molise. Un duro colpo inferto al commercio abusivo a cavallo tra la fine dell’anno e quello nuovo. Periodo in cui il consumo di triglie, calamari, anguille e vongole si alza notevolmente sulle tavole dei consumatori. Le specie ittiche per le quali non è stato potuto ricostruire la corretta catena alimentare sono state rigettate dai finanzieri in mare aperto.