La manovra economica del Governo Meloni non aiuta il sistema sanitario pubblico molisano

Sono moltissimi i cittadini che sono convinti che lo sbandierato aumento di tre milioni di euro a sostegno della spesa sanitaria, inserito nella manovra economica del Governo Meloni, non sia un vero e proprio aiuto al sistema sanitario pubblico, ma piuttosto una sorta di ritardo, un passo indietro lungo almeno dieci anni.

Era il 2014, infatti, l’anno in cui il rapporto fra la spesa per il servizio sanitario nazionale e il Prodotto Interno Lordo si era fermato al 6,4%, che guarda caso è lo stesso identico valore che il Governo del Paese ha fissato per il prossimo anno.

Medesimo valore, dunque, che racconta come vi siano nella manovra e in relazione alla Sanità più ombre che luci, più problemi che vere soluzioni.

Insomma non c’è sicuramente da gioire, tutt’altro…

Nel 2024 l’80% della somma, infatti, servirà per rinnovare i contratti, mentre nel 2025 e 2026 non ci sarà alcun vero rilancio progressivo del finanziamento pubblico, né interventi in grado di ottimizzare la spesa complessiva, appunto sanitaria.

Nel nostro Molise la situazione si fa perciò sempre più complessa, tra inflazione e Pil ci troviamo ad un passo dalla disperazione,

Bisogna infatti considerare la terribile condizione di un territorio, come quello molisano, fortemente indebitato e perciò assai problematico ai fini di una soluzione, un luogo ed un settore che potrebbero essere salvati soltanto con un intervento davvero straordinario del Governo centrale,che però dalla manovra economica offre indicazioni difficili e complesse su queste possibilità.

Una situazione che non ci porta ad avere tante speranze e che suggerisce ulteriori tagli ed ancora interventi pesanti sui cittadini molisani,che, dalle prime analisi dei fatti, si troveranno ad avere meno tutela della salute ed aumenti sostanziali degli oboli da pagare per servizi sicuramente inadeguati.