visitare i boschi dell’Alto Molise per godere delle caleidoscopiche meraviglie dell’autunno montano. Per averne un’idea, a volte basta un solo pomeriggio per bearsi di tutti i colori che esprimono gli alberi, le siepi ed i prati. E’ sicuro che si tornerà a casa ritemprati nel corpo e nell’anima. E’ esaltante ammirare i molteplici colori dell’autunno altomolisano.
I boschi più importanti e prioritari da ammirare sono senza dubbio e innanzitutto le due riserve MaB riconosciute dall’UNESCO per le loro peculiarità ambientali e di maggior apporto di ossigeno nell’atmosfera: sono quelle di Collemeluccio (tra Pescolanciano e Pietrabbondante) e di Montedimezzo (tra Vastogirardi e San Pietro Avellana). Ma anche i boschi di Carovilli, la grande abetaia di Pescopennataro, il Giardino di Flora Appenninica di Capracotta con l’estensione di Prato Gentile e sul percorso del vicino Feudo di Castel di Sangro. Ma anche i tanti boschi di Agnone, specialmente quelli molto intensi di Montecastelbarone e di Staffoli. Ma ovunque ci si può beare di un territorio vocato all’equilibrio ecologico e alla sostenibilità.
L’Università delle Generazioni si augura che i Comuni altomolisani si concertino per organizzare visite guidate anche didattiche per turisti e scolaresche, pure per far capire la consistenza e la preziosa varietà arborea ed ambientale.
Conoscendo da vicino tale immenso patrimonio, le nuove generazioni impareranno ad amare, tutelare e valorizzare meglio tutta questa antica eredità. La migliore conoscenza del patrimonio forestale dovrebbe fare parte di un inventario generale di tutte le altre possibilità anche turistiche che presenta ogni territorio ricco di potenzialità, come l’Alto Molise, dove la natura dà spettacolo