Storia di fede e devozione rinverdita e tramandata a Larino in occasione della processione dei carri addobbati con i fiori di carta nel centro storico.
Alla annuale Carrese dalle radici secolari, sembra attorno all’anno 840 Dopo Cristo, hanno preso parte migliaia di persone per ricordare, dopo la benedizione del vescovo Gianfranco De Luca, il protettore San Pardo.
Il passaggio dei carri adornati a festa, sotto il sole di questi ultimi giorni di maggio, per i larinesi sono da sempre il simbolo della rinascita primaverile. San Pardo ha anticipato i numerosi carri trainati dai buoi come nella migliore tradizione frentana tra suoni e colori nel borgo più antico della cittadina.
I carrieri e le loro famiglie rappresentano l’anima della manifestazione di fede. Essi hanno cura degli animali lungo il percorso dei bovini ornati che guidano i calessi di legno in processione. La giornata in onore del Santo si è chiusa con il concerto del 57enne cantautore romano Max Gazzè e l’orchestra di Mirko Casadei in piazza.
Carri e animali in corteo protagonisti anche oggi a Larino, ultimo dei 4 giorni di festeggiamenti, con l’arrivo nella chiesa di San Primiano e chiusura con la celebrazione eucaristica nelle ore della sera.