Una vicenda che scalda il Basso Molise quella che riguarda il sequestro degli autovelox sulla strada statale 97. Più precisamente, alle Piane di Larino, in territorio di San Martino in Pensilis i dispositivi, installati nel febbraio 2023, sono stati messi fuori servizio a seguito di un sequestro preventivo.
L’episodio è al centro di un caso legale che ha dato adito ad alcuni dibattiti: la decisione, infatti, è arrivata a seguito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Cosenza e che riguarda diverse città italiane.
I dispositivi di rilevamento della velocità, sono stati oggetto di verifiche che hanno sollevato dubbi sulla loro regolarità. Nonostante l’approvazione, le indagini hanno fatto emergere che gli autovelox non erano omologati e, dunque, illegali.
La Procura calabrese ne ha ordinato il sequestro, eseguito dal giudice lo scorso 10 febbraio. Al momento sono state evidenziate gravi irregolarità sia da un punto di vista tecnico, sia amministrativo motivo per il quale la sospensione o, diversamente, la rimozione è avvenuta tra Venezia, Modena, Reggio Emilia e appunto, il Basso Molise.
Un caso che sta alimentando un acceso dibattito a livello nazionale. L’interrogativo principale riguarda le multe già emesse fino a questo momento e l’ipotesi di un eventuale rimborso delle stesse.
Non sono pochi, infatti, gli automobilisti che percorrendo la statale 87 hanno dovuto pagare sanzioni per il superamento dei limiti di velocità che, nella zona in questione, sono fissati a 90 km/h.
Al di là della vicenda in sé resta il fatto che l’arteria stradale risulta comunque pericolosa considerato che il limite di velocità non viene sempre rispettato.