Torniamo a parlare dell’immobile che si trova al centro di Campobasso, dove per tanti anni ha operato l’Hotel Roxy e che da tempo vive uno stato di completo abbandono e concretizza una situazione di totale degrado.
Lo facciamo in seguito ad una nota del Gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle, nella persona del consigliere Fabio De Chirico.
La sua premessa è che tale vicenda “dimostra quanto il centrodestra sia stato incapace di dare risposte alle richieste di tanti cittadini”.
Afferma che “dopo anni di promesse mancate, progetti solo dichiarati, soldi pubblici annunciati e spostati altrove, incendi e urgenti messe in sicurezza, ancora oggi la Giunta regionale non è in grado di spiegare cosa intenda fare con la struttura abbandonata che pregiudica lo sviluppo di una zona nevralgica del centro di Campobasso”.
Ma non è solo questo, nell’ambito dell’immobilismo ha in realtà prodotto qualcosa di ancora più perverso, perché ha concretizzato un concetto che annulla ogni possibilità di risolvere positivamente la faccenda, facendo rimanere le cose così come stanno e presupponendo un ulteriore peggioramento, la continuità della ferita purulenta che fa mostra di sé nel centro cittadino.
Ha infatti deciso di tagliare le risorse che servivano proprio ad abbattere finalmente l’immobile.
“Lo si scopre” – scrive il consigliere – “leggendo la delibera numero 463 del 7 dicembre 2022, con la quale la Regione, ha deciso di definanziare una serie di opere, per scongiurare la perdita delle risorse europee assegnate e perché è stata incapace di conseguire entro fine anno le obbligazioni giuridicamente vincolanti che dimostrano l’avvio dell’iter di spesa. La delibera toglie ad esempio 425 mila euro alla progettazione preliminare del secondo lotto della Metropolitana leggera; taglia oltre 4,7 milioni di euro al depuratore consortile di Campochiaro e San Polo; oltre 6 milioni per la circumlacuale di Guardialfiera e, appunto, definanzia 3, 7 milioni di euro, soldi destinati appunto alla “riqualificazione” dell’ex Roxy.