E’ pervenuto al Ministero dell’Ambiente un primo documento di contro-replica redatto dall’Enel in risposta alle innumerevoli osservazioni presentate da Enti, associazioni e cittadini contrari all’edificazione centrale idroelettrica, nell’ambito della procedura di valutazione dell’impatto ambientale del progetto, avviata proprio dal Ministero. Dopo la consegna, da parte della società energetica, della nuova versione del progetto, che sarebbe dovuto risultare drasticamente modificato, il MASE sta valutando le osservazioni pervenute fino ad ora prima di prendere una decisione in merito all’autorizzazione all’avvio dei lavori o alla definitiva bocciatura del progetto.
A renderlo noto, i rappresentanti del Coordinamento No Pizzone 2, non convinti della replica Enel alle osservazioni presentate dal Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise. In risposta la società energetica fa infatti riferimento a studi rimasti ignoti e probabilmente inviati al Ministero delle Infrastrutture riguardanti la questione del rischio sismico dell’area, mentre sull’inquinamento delle falde acquifere, il richiamo sarebbe ad uno studio che sarà eseguito solo a progetto approvato e non prima.
Sulla scarsità di dati numerici relativi all’entità dell’impatto ambientale della centrale, i membri del coordinamento commentano “Il progetto Pizzone II continua a rilevarsi per quello che è: un intervento totalmente insostenibile dove l’unico vero intento è quello di fare affari a discapito di un paesaggio unico.”