Lo abbiamo detto tante volte in questo ultimo periodo degli incendi in Molise: “la prevenzione e il controllo del territorio sono centrali e bisogna avere a disposizione personale preparato ed adeguato a contrastare i fenomeni dei disastri”.
A tal riguardo chiedevamo anche noi che si guardasse con attenzione alla stabilizzazione dei lavoratori forestali, che sarebbero in grado di svolgere al meglio tali compiti, visto e considerato l’alta professionalità e l’ottima conoscenza del territorio e delle sue criticità, tutte qualità maturate nel corso di lunghi periodi di precariato.
Una stabilizzazione necessaria ma sempre respinta dalle istituzioni regionali, che non potranno continuare in eterno ad ignorare i problemi che ne derivano.
Oggi però arriva il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che è strutturato in sei missioni, tra le quali la seconda, che si occupa della “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, un percorso che prevede uno stanziamento di fondi pari a 68.6 miliardi di euro.
Dunque arriva l’opportunità di cambiare passo e attivare una “rivoluzione verde” sul nostro territorio regionale, rivoluzione che dovrebbe, prima di tutto, preservare il verde e difenderlo e valorizzarlo.
Da qui la richiesta urgente dei lavoratori forestali aderenti all’Unione Sindacale di Base del Molise di chiedere al Presidente Donato Toma di essere convocati per diventare parte attiva nella progettazione dei fondi del Piano.