Il passo è stato fatto, per 33 milioni di euro il 90% delle quote societarie della Società per Azioni Gemelli Molise passa alla Sanstefar, forse la meno accreditata tra le proposte presentate, che annoverano veri colossi della Sanità e della Ricerca Scientifica.
La scelta del Vaticano è arrivata ed ha “premiato”, se così si può dire, la Sanstefar che si è avvalsa di fondi provenienti da una Società svizzera, la Capital A.G.
Nell’ambito dell’operazione il restante 10% delle quote societarie resta, su precisa indicazione della Conferenza Episcolale Italiana, alla Gemelli S.p.A. di Roma.
I rumors parlano di un intervento ben preciso dell’Arcivescovo di Campobasso Giancarlo Bregantini, che avrebbe pesato nell’aggiudicazione, ma sono davvero solo voci, non essendoci niente di veramente ufficiale.
Resterebbe di fatto la presenza della sponda cattolica nel nuovo Consiglio di Amministrazione, dove sarebbe insieme anche alla dirigenza del Gemelli Molise, che resta in carica.
Un certo peso nella scelta lo hanno avuto anche il Presidente Donato Toma e il Consiglio Regionale, che si sono allineati con l’Arcivescovo e che hanno di certo favorito la decisione finale.
A questo punto bisogna concretizzare i prossimi percorsi, è infatti necessario che si dia corso ad una vera e propria trattativa tra le parti, per concretizzare i passi successivi, dovendo la Sanstefar garantire due punti fondamentali, che formano la base imprescindibile dell’accreditamento, quello della Ricerca Scientifica e la continuità della Didattica.
Naturalmente nell’impegno di un accordo significativo per un futuro ottimale devono esserci le partecipazioni attive dei gruppi societari, Gemelli Spa e Sanstefar, proprietari delle quote azionarie, ma anche della Regione Molise, per il suo ruolo di Ente che è responsabile dell’accreditamento.