La Sati, la Società “storica”, che opera nel trasporto pubblico anche in Molise, ha voluto partecipare al dibattito, portato avanti, a colpi di presidi, di mobilitazioni e scioperi dalle Organizzazioni Sindacali del settore.
I suoi vertici hanno voluto evidenziare come il trasporto pubblico sia stato profondamente colpito dalle conseguenze negative causate dall’emergenza sanitaria, riscontrando vertiginosi crolli della domanda di trasporto collettivo, con forti conseguenze nei ricavi.
Una situazione che, intanto, si è innescata in un quadro già segnato dalle difficoltà economiche e finanziarie.
Tra questi problemi, comunque, la Sati ha rispettato tutti gli obblighi, a partire dalla corresponsione regolare delle retribuzioni per i dipendenti.
Ha ottemperato a tutte le prescrizioni, investendo molte notevoli risorse per la tutela della salute, ha fornito i dispositivi di sicurezza ad ogni dipendente, ha provveduto alla pulizia e sanificazione dei locali e dei mezzi ed ancora ha rafforzato la rete di vendita on line.
A tal riguardo i suoi vertici considerano “Improprio e pretestuoso” tutto quel percorso che tende a discreditare l’intero settore del Trasporto Pubblico Locale in Molise.
A tal riguardo, citano una distorsione informativa, quella della falsa notizia circa un licenziamento di un dipendente, che, al contrario, è stato solo e soltanto sospeso dal lavoro e dalla retribuzione, in quanto dichiarato dagli organi competenti non idoneo definitivamente alle mansioni di autista.