La carenza di precipitazioni piovose autunnali e invernali e le temperature più alte nell’ultimo decennio fanno salire i disagi a scapito delle campagne e degli specchi d’acqua di tutto il Paese. Una condizione idrica che si riflette negativamente anche nei corsi fluviali di Molise e Abruzzo.
Un quadro compromesso dai repentini e pericolosi cambiamenti climatici generati da politiche dell’uomo esasperate nei confronti dell’ambiente naturale in molte zone del Pianeta.
La penuria di precipitazioni, se si eccettua la nevicata di alcune settimane fa, hanno ridotto sensibilmente la portata dei fiumi Biferno, Trigno, Fortore e Volturno in regione. L’unica eccezione è oggi il lago di Occhito che ha una disponibilità di acqua pari a circa 210 milioni di metri cubi, 55 in più rispetto a 12 mesi fa.
Ma a farne le spese maggiormente è il lago di Guardialfiera che vede un abbassamento del livello idrico di una decina di metri rispetto al recente passato per via di una siccità esasperante. Nonostante lo stato di fatto avanza il progetto di captazione delle sue risorse da dirottare in direzione della provincia di Foggia, al ripartitore di Finocchito a Casalvecchio di Puglia.