Tra un convegno ed un altro da documentare, troviamo sempre il tempo per verificare lo stato della città capoluogo di regione, Campobasso, una città che sempre più si presenta ai cittadini con tutta una serie di criticità, evidenti dalla disattenzione con cui si tratta la cura del verde pubblico.
Questa mattina siamo stati nella villetta, situata in via Ugo Petrella, in pieno centro, alle spalle del Monumento ai Caduti, nelle vicinanze del vecchio ospedale Cardarelli, oggi sede degli uffici Asrem e di numerose importanti prestazioni sanitarie, nei pressi della Villa De Capua, a prolungamento del Corso principale dedicato a Vittorio Emanuele II.
Uno spazio verde che ha assunto un notevole segno di importanza, a causa della posa del cippo dedicato al sacrificio di Alessandro Di Lisio, il Caporal Maggiore, deceduto il 14 luglio 2009, in Afghanistan, per lo scoppio di una bomba.
Il luogo subito si mostra privo dell’attenzione necessaria, l’erba anche qui, come in numerosi altri siti verdi della città, cresce liberamente, senza la cura necessaria, che vorrebbe il luogo almeno accogliente, visto la sua ubicazione centrale.
Il problema più grave è però dovuto alle numerose panchine disseminate nell’area; ne sono oltre una decina e di queste quasi tutte sono rotte, non utilizzabili, assolutamente non adeguate ai cittadini che si trovano ad attraversare il posto e che magari vorrebbero approfittarne per una piccola sosta.
Quasi tutte sono prive dei listelli di legno utili alla seduta, qualcuna è proprio inesistente, qualche altre, invece, è totalmente circondata dalle piante, invadenti e selvagge.
Una situazione che indica, però, anche la presenza di atti di inciviltà, dovuta ad azioni vandaliche, quelle che sono mostrate dalle panchine divelte, che ci sentiamo di dire non si sono rotte da sole, ma soprattutto per mano di qualche cittadino non abituato a rispettare i beni altrui.
Questa villetta è davvero al centro della città, molto attraversata e sempre sotto gli occhi dei cittadini, che segnalano continuamente lo stato d’incuria.
A tal riguardo, vogliamo segnalare anche noi la questione, sperando che qualcuno, nell’ ambito dell’amministrazione Comunale, raccolga l’invito ad operare nel segno della pulizia e della rimessa a nuovo, magari prima che arrivino le buone azioni dei volontari, ché non tocca certo a loro curare la città.