Lunedì 5 dicembre, alle 10:30, nell’Aula Magna di Ateneo, in via Francesco De Sanctis a Campobasso, il CDE UniMol e lo Europe Direct Molise, con la responsabilità scientifica del Prof. Rocco Oliveto, organizzano un seminario/workshop incentrato sulle nuove figure professionali, e quindi sulle nuove opportunità lavorative, offerte dalla trasformazione digitale.
L’iniziativa – che rientra nell’ambito del Progetto nazionale “L’Anno Europeo dei Giovani. Un futuro più verde, più digitale e più inclusivo”, realizzato dalla Rete Italiana CDE 2022, con il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea – si caratterizza per la sua completa apertura al tessuto socio-territoriale, con l’invito a partecipare, liberamente, a tutta la cittadinanza, anche se i principali destinatari a cui si rivolge sono, soprattutto, studentesse e studenti, sia delle scuole superiori sia universitari.
Ospite dell’evento il Prof. Gabriele Bavota, laureato UniMol, oggi Professore Associato presso la Facoltà di Informatica dell’Università della Svizzera Italiana e assegnatario di un ERC Starting Grant che darà la sua testimonianza sulle nuove professioni digitali con un intervento dal titolo “Domare la Complessità dei Sistemi Software con l’Aiuto dell’Intelligenza Artificiale”.
Al Prof. Bavota sarà consegnato il premio “Giovani per il Molise in Europa”, dedicato alle eccellenze molisane in e fuori regione e ideato dallo Europe Direct Molise e dal Centro di Documentazione Europea Unimol.
Altro momento davvero significativo per UniMol, “molto internazionale”, la consegna, alla Dott.ssa Carmen Armenti, della pergamena di laurea con il Doppio Titolo “Master of Science in Software and Data Engineering” rilasciato dall’Università della Svizzera Italiana e della “Laurea Magistrale in Sicurezza dei Sistemi Software”, rilasciato dalla Università degli Studi del Molise.
Un’occasione questa che sia da sprone per tutti; una opportunità messa a disposizione da UniMol che sottolinea la crescita qualitativa dell’Ateneo nei processi di internazionalizzazione e che testimonia l’impegno a continuare a sviluppare una rete capillare di cooperazione in diversi campi di intervento con Istituzioni e Università comunitarie, europee e continentali.