Nell’estate del 2007, l’Associazione culturale di Agnone, l’Università delle Generazioni, aveva lanciato l’idea di realizzare il lago artificiale del Verrino con uno sbarramento in località Sprondasino, proprio prima della confluenza con il fiume Trigno, che era già sbarrato, a sua volta, per formare più a monte il lago di Chiauci nei pressi di Pescolanciano a beneficio del basso Molise e della zona del vastese.
Una proposta, che quattordici anni fa era davvero piaciuta a molti, perfino superando i limiti delle due regioni e che torna ad essere sempre più attuale, anche per le condizioni climatiche, che potrebbero mettere in forte difficoltà l’agricoltura, le industrie locali e l’approvvigionamento per le comunità della zona dell’alto Molise e del vastese, sempre più alle prese con crescente fabbisogno di acqua.
Inoltre c’è sempre in agguato il problema degli incendi e qui c’è da difendere un patrimonio forestale enorme e di pregio, che è patrimonio Unesco e che attrae tanti turisti e vacanzieri.
Dall’Università delle Generazioni si sottolinea di come “il Lago Verrino dovrebbe “comparire” da Sprondasino in sù per qualche chilometro o oltre verso la località Santa Lucia e potrebbe essere esteso in proporzione alla grandezza e alla sostenibilità del suo sbarramento. Andrebbe correndo accanto alla strada della fondovalle. Profondo pochi metri, non avrebbe alcun impatto ambientale, anzi, potrebbe ancora di più abbellire e caratterizzare la zona e far nascere nuovi posti di lavoro per addetti al tempo libero, alla pesca sportiva e a tutte le attività annesse e connesse all’uso dell’acqua per il bene pubblico e privato, specialmente per i comuni di Agnone, Castelverrino, Poggio Sannita, Pietrabbondante, Schiavi d’Abruzzo, Bagnoli, Salcito ed altri.
Inoltre, non ultimo aspetto, potrebbe finalmente portare a realizzare il tanto già sollecitato “Parco fluviale del Verrino” che, al momento, è segnalato soltanto attorno alle sue sorgenti, nel comune di Capracotta, a 1.250 metri sul livello del mare.