Si annunciano nuovi rincari delle tariffe per elettricità e gas a partire dal 1 Ottobre. Secondo quanto ha stabilito l’Autorità Nazionale per l’Energia, la luce costerà addirittura il 7,6% in più mentre il metano salirà del 6,1% rispetto al 2017.
Gli ulteriori rincari, seguiti a quelli già scattati a luglio scorso, sono determinati dall’aumento delle materie prime energetiche, dalla crescita del prezzo dei permessi di emissione di Co2 e dallo stop dei reattori nucleari in Francia.
Fattori legati all’andamento ballerino dei mercati energetici che ancora una volta avrà pesanti conseguenze sulle tasche dei cittadini. Per l’elettricità infatti la spesa media stimata per famiglia nel 2018 sarà di 552 euro mentre per le bollette del gas sarà di 1.096 euro. Un vero e proprio salasso che fa il paio con l’aumento del prezzo dei carburanti, arrivato ormai alle stelle.
Basti pensare, sulla base dei dati aggiornati a inizio Settembre, che il prezzo medio per la benzina, praticato in modalità servito, ha toccato l’importo di 1.762 euro al litro, mentre per il diesel la media è di 1.640 al litro. Il Gpl infine va da 0.660 a 0,672 euro al litro.
In questo scenario, al dì la degli annunci spot frutto di una campagna elettorale perenne, il rischio per l’Italia e ancor di più per il Mezzogiorno è legato a un ulteriore aggravamento della condizione di difficoltà per le famiglie, sempre più strozzate da una crisi infinita e dall’aumento indiscriminato dei beni di consumo.
Davide Vitiello