Le comunità interne dell’Appennino a rischio scomparsa per volere del Governo

Inizio di nuovo anno in salita per i piccoli comuni di montagna del Paese. Il governo nazionale della premier Giorgia Meloni mette le mani nelle tasche delle comunità più deboli, quelle al di sotto i mille residenti.
Infatti i contributi statali per il 2025 sono stati clamorosamente azzerati. Lo scorso anno erano stati di 59mila euro, già una cifra insufficiente. Ma adesso la situazione è precipitata: altro che incentivi e agevolazioni a coloro i quali risiedono nei borghi dell’interno. E ne sono molti nelle province di Campobasso e Isernia.
I contributi statali sarebbero stati utili per la messa in sicurezza della viabilità comunale, patrimonio, edilizia pubblica ed efficientamento energetico. I tagli ai trasferimenti finanziari sono stati definiti in sede di Legge di Bilancio in Parlamento dalla maggioranza di centro-destra.
Altro che colmare le distanze assicurando la pienezza dei diritti ed uguaglianza a tutti i cittadini come aveva sottolineato il Capo dello Stato Sergio Mattarella nel suo appello al governo.
Con quest’ultimo regalo le differenze tra Nord e Sud del Paese saranno più ampie. La marginalità in regione che affligge soprattutto l’Altissimo Molise sarà difficile da contenere: per comuni come Capracotta, Vastogirardi, Sant’Angelo del Pesco, San Pietro Avellana, Pescopennataro, Belmonte c’è il serio rischio dell’abbandono totale dei servizi e dei presìdi fondamentali per la quotidianità.