Numerose volte, Aldo Di Giacomo, che è segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria ha denunciato pubblicamente lo stato di criticità all’interno delle Carceri italiane e molisane, con quello di Campobasso in prima fila.
Ha più volte sottolineato la possibilità di accadimenti più o meno gravi, come l’episodio del tentativo di fuga di un detenuto e l’esagerata, deprecabile e condannabile reazione di una Guardia, che è sembrata davvero scomposta e sproporzionata nei gesti e negli atteggiamenti.
Entrando in merito, il sindacalista ha voluto comunque esprimere le sue personali considerazioni, che sono di difesa del lavoratore e di critica alle dirigenze dell’Amministrazione Carceraria e allo stesso Ministro, che a parere del sindacalista sta operando poco e male all’interno delle strutture penitenziarie, limitando gli interventi solutori e addirittura evitando quei miglioramenti richiesti più volte.
Una situazione difficile, che, attraverso turnazioni onerose, difficoltà concrete e disfunzioni reali, diventa impraticabile sia per i detenuti che per coloro che lavorano per il loro controllo e per i percorsi formativi e di rieducazione.
Condizioni che sono necessariamente da ridefinire, perché un buon sistema carcerario deve essere auspicabile, diventando scelta quotidiana con finalità di reinserimento nella società di tutti quei soggetti oggi in stato di detenzione e domani rimandati nei contesti delinquenziali che dominano le loro complessive esistenze.