Cauto ottimismo trapela nell’entourage del politico venafrano della Lega. Infatti nonostante le 71mila preferenze ottenute lo scorso 8 e 9 giugno, non è ancora chiaro se Aldo Patriciello andrà per la quinta volta al parlamento. Dipende da cosa intende fare il generale Roberto Vannacci.
Tra i 2 esponenti del partito di Salvini ballano 1.500 voti, una differenza minima ma in ogni caso tale che l’ex ufficiale dell’Esercito risultasse primo in tutti i collegi della Penisola, quindi si resta in attesa di conoscere in quale delle 4 circoscrizioni accetterà il seggio per salire al Parlamento Europeo. L’assegnazione ufficiale dei seggi avverrà all’inizio della settimana entrante.
Nell’appuntamento elettorale del 2019, sotto la bandiera di Forza Italia, Patriciello prese quasi 85 mila preferenze. L’8 maggio 2006 la sua prima elezione al parlamento di Strasburgo nella Circoscrizione dell’Italia Meridionale.
Ma i primi passi in politica li mosse nel lontano 1979 nella allora Democrazia Cristiana. Dal 1983 al 1992 ricopre la carica di assessore ai lavori pubblici e di vicesindaco di Venafro. Nel 1995 viene eletto con i Popolari per la prima volta in consiglio regionale dove scala tutti i ruoli con Michele Iorio nelle vesti di governatore.
Per quest’ultima tornata 2024 si attende, adesso, la proclamazione delle Corti di Appello di Milano, Venezia, Roma e Napoli. Sarà quindi proprio la scelta di Vannacci, oltre al calcolo dei resti, a stabilire il destino del 66enne Aldo Patriciello.