Le ultime attività di contrasto ai reati dei Finanzieri di Pescara, Teramo e Chieti

Parliamo, oggi, di tre avvenimenti che riguardano i finanzieri che operano nelle tre province abruzzesi di Pescara, Teramo e Chieti, ma che diventano il segnale che, nonostante l’impegno profuso quotidianamente ed ovunque per il contrasto ai reati, questi aumentano in modo considerevole.

Andiamo con ordine, a Pescara nel mirino della Guardia di Finanza finisce il noleggio abusivo di imbarcazioni..

sono stati, negli ultimi tempi, ben 34 i verbali amministrativi elevati a carico di una sola società, per un importo pari a circa 32mila euro.

Questa società utilizzava una imbarcazione, dotata di regolare autorizzazione all’esercizio dell’attività commerciale senza però stipulare i contratti che sono necessari e naturalmente senza emettere alcuna relativa documentazione fiscale, intascando così somme di denaro totalmente in “nero”.

A Teramo i finanzieri hanno denunciato quattro persone per alcune violazioni di natura tributaria per circa 35 milioni di euro.

La questione riguarda una società, che opera nel settore alimentare e nei trasporti e che non ha presentato le dichiarazioni annuali prescritte e valevoli ai fini delle Imposte dirette, dell’Iva e dell’Irap.

La verifica fiscale ha permesso di ricostruire le violazioni d’imposta avvenuta dal 2016 e fino al 2021, violazioni che ,come detto, riguardano circa 35 milioni di euro.

Le quattro persone individuate come responsabili dei reati sono due marchigiani, uno della provincia di Chieti ed uno della provincia di Isernia.

A Chieti, invece, la Guardia di Finanza ha eseguito ilsequestro di beni per oltre 27mila euro nei confronti di un Amministratore di sostegno, che, nell’ambito dell’incarico della gestione economica di una donna orfana, affetta dalla Sindrome di Down, invalida al 100%, ha ottenuto somme di denaro di pertinenza della donna.

Il denaro veniva sottratto dai lasciti dei genitori defunti della donna, anche dalla pensione di invalidità, dall’indennità di accompagnamento e dalla pensione di reversibilità del padre ed utilizzato per spese mai autorizzate dal Giudice Tutelere, spese che hanno riguardato abbigliamento, palestre, ristoranti e tanto altro ancora.