Un Osservatorio permanente sulla legalità: questa la proposta del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale che segue all’approvazione, nel 2018, della ‘Commissione speciale, a carattere temporaneo, di studio sul fenomeno della criminalità organizzata in Molise’. Proprio il rapporto della Commissione, licenziato nel giugno del 2020, restituisce un’immagine del Molise ben diversa da quella di ‘isola felice’.
Come spiegato dal consigliere Vittorio Nola: “grazie alle tante audizioni con i rappresentanti della società civile, delle istituzioni e delle associazioni antimafia, è emerso che, purtroppo, sul territorio sono tanti i casi di infiltrazione malavitosa e i reati di stampo mafioso. Reati che coinvolgono comparti economici e sociali fondamentali: traffico e smaltimento di rifiuti, reati in ambito agricolo e nel settore immobiliare ed edilizio, caporalato, usura, evasione, illeciti in ambito sanitario, societario e cooperativo, traffico di sostanze stupefacenti. È quindi fondamentale che lo studio dei fenomeni criminali prosegua senza sosta, di pari passo rispetto all’educazione e all’informazione dei cittadini, perché solo conoscendo a fondo questi fenomeni e promuovendo la cultura della legalità si possono gettare le fondamenta di una società che ripudi le infiltrazioni mafiose.
Occorre dunque istituire un ‘Osservatorio regionale permanente sulla legalità’, organismo già presente in 16 regioni italiane, capace di dialogare con le istituzioni per trovare soluzioni concrete contro le mafie. Perché le soluzioni, è bene sottolinearlo, esistono. A seguito delle riunioni del Coordinamento nazionale, infatti, sono stati redatti impianti di legge ora in fase di elaborazione anche presso il Consiglio regionale del Molise. Un esempio su tutti, ‘Liberi di scegliere’: un progetto che offre un’alternativa concreta rispetto alla delinquenza a chi è cresciuto in famiglie vicine alla mafia o in contesti svantaggiati.
È proprio in aree economicamente svantaggiate, e soprattutto in periodi di recessione, che proliferano indisturbate le mafie. Si pensi alle necessità di credito di imprenditori e cittadini durante crisi epocali come quella economica del 2008 o quella sanitaria legata al Covid che, secondo gli esperti, non ha ancora generato i suoi effetti più nefasti”