I paesi che insistono nelle aree montuose per poter sopravvivere hanno bisogno di certezze nei servizi: dalla medicina territoriale alle poste, dalle scuole alla viabilità, dagli spazi per lo sport a centri di aggregazione, fiscalità e contributi. In caso contrario saranno destinati più di adesso a polverizzarsi. Il Consiglio dei Ministri ha varato la nuova Legge sulla Montagna.
Il provvedimento introduce misure per sostenere la crescita di queste piccole realtà, che in Molise sono la gran parte dei 136 paesi, e per contrastarne il calo demografico. La norma ridisegna gli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, che costituiscono la metà dei comuni e della superficie italiana attraverso bonus, crediti di imposta, detrazioni per l’acquisto della prima casa rivolte ai giovani.
Lo sviluppo economico, la gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa, la necessità di garantire opportunità devono essere offerte alle zone di pianura come a quelle poste su Alpi e Appennini se si vuole che nessuno sia lasciato indietro. Questo è il momento più adatto anche in Molise visto che nel bilancio 2022 sono previsti per la Montagna 100 milioni di euro, somma che viene raddoppiata per l’anno successivo.
La notizia del provvedimento è stata accolta con favore da Candido Paglione che è anche presidente dell’Unione Comuni Montani del Molise. Per la definitiva approvazione della legge si attende ora il voto del Parlamento.