L’8 marzo non è stata soltanto la data dedicata alla donna e al suo ruolo sociale, politico e culturale, ma anche, quest’anno, il giorno dello sciopero generale, indetto dalle Organizzazioni sindacali, dei dipendenti dell’Enel, per protestare contro le decisioni, assunte in modo totalmente unilaterale dall’Azienda, per modificare alcuni aspetti ed azioni contrattuali.
Tutto questo continuando con le intimidazioni e lo scontro, mortificando la partecipazione massiccia dei lavoratori nei presidi e nelle manifestazioni.
Enel, dunque, continua sulla strada intrapresa revocando, subito, l’applicazione dell’accordo collettivo sullo Smart Working, ma anche attivando quelle azioni intimidatorie contro la partecipazione agli scioperi e procedendo sulle forzature per effettuare, durante il periodo della protesta e dell’agitazione, i lavori già programmati.
Intimidazioni complessive, che si sono concretizzate pretendendo prestazioni straordinarie per attività non certo “indispensabili per la salvaguardia della continuità del servizio e della sicurezza del sistema elettrico”.
Ha perfino messo in atto quelle forme ormai antiche e giammai più praticabili come la rimozione delle bandiere, di striscioni, di distribuzione di volantini e altro materiale di natura sindacale sempre esposto in modo legittimo.
Le iniziative dell’Enel sono state, secondo i Sindacati, nei momenti dell’attuazione degli scioperi, indirizzate ad evitare le rivendicazioni dei suoi dipendenti ed a colpire duro nei confronti di una lotta sindacale assolutamente legittima, adeguata e soprattutto nel rispetto delle leggi, regolamenti e contratti.
Ed è per questo che le Organizzazioni Sindacali hanno voluto rispondere alle provocazioni aziendali , in primis alla modifica unilaterale dell’orario di lavoro di oltre 6 mila operativi, mai discussa e comunicata durante il periodo della vertenza attiva, proclamando ulteriori azioni di sciopero e numerose altre iniziative.
Nello specifico, i Sindacati di Categoria di CGIL, CISL e UIL si sono indirizzati ad uno sciopero delle prestazioni di lavoro straordinario, degli spostamenti di orario, delle prestazioni di ore viaggio eccedenti il normale orario di lavoro per il personale di ogni Società dal 4 aprile al 3 maggio 2024, ma anche proclamando uno sciopero generale per due giornate lavorative per il personale giornaliero, turnista e semiturnista di ogni Società e degli impianti di produzione termoelettrica, prevedendo le fermate della produzione, ogni azione nelle giornate che saranno comunicate nel rispetto del periodo di preavviso.