Leo Quartieri e il suo “improvvisazione in/quadri” al Teatro Argentino di Agnone

Il lavoro musicale, proposto dalla Fondazione Molise Cultura,  progettato da Leo Quartieri, che lo ha ideato e scritto si intitola “IMPROVVISAZIONE IN/QUADRO – DAL BAROCCO AL JAZZ” e mette in relazione due mondi che sembrano lontani ma non lo sono affatto, perché rientrano nella stessa dimensione artistica, anche se le produzioni sono di epoche diverse.

Parliamo della musica barocca e del jazz, che, nella opinione di Leo Quartieri si ritrovano nell’unità di un elemento in comune, quello relativo all’improvvisazione.

E’ un lavoro, questo, che conserva intatti alcuni elementi centrali, l’espressione artistica, l’esecuzione, la pronuncia degli stili proposti nelle due epoche temporali e diverse.

Conserva la fedeltà assoluta nei differenti momenti del concerto, che è affidato al valore di musicisti di chiara fama, sia nell’ambito della musica barocca, che in quella del jazz.

Comunque arrivano, nel corso delle esecuzioni, momenti di fusione unica, dove si incontrano armonie, ritmi, melodie, un tutto che scaturisce da un buon lavoro di ricerca e dalla sensibilità degli arrangiamenti e dalle composizioni originali di Leo Quartieri

Il Concerto ha visto lo stesso autore al contrabbasso,  Stefano Bagliano al flauto, Sergio Casale al sax tenore, Debora Capitanio al clavicembalo, Marco Borghetti al vibrafono, Armin Siros alla batteria, Erika Petti alla voce, oltre all’attore Raffaello Lombardi e Martin Quartieri che si occupa di art/video.

Il concerto ha trovato un ulteriore connubio con il mondo artistico figurativo, perché si sono inseriti alcuni video che mostrano quadri dei pittori del periodo barocco e fino a tutto il ‘900.