Se ne parla da tempo ed è stato oggetto di presidi e proteste, è il sito di Sassinoro su cui dovrebbe sorgere l’impianto di compostaggio, un impianto, in fase di perimetrazione, autorizzato dalla Regione Campania e che dovrebbe trattare ogni anno 22mila tonnellate di rifiuti organici e che è posizionato a soli 200 metri dai luoghi di interesse comunitario relativi all’Alta Valle del Fiume Tammaro”, che, come è noto, ricade nel Parco Nazionale del Matese.
I cittadini sono in presidio da mesi per sottolineare la loro assoluta contrarietà al progetto, un progetto che rischia di produrre seri danni in un’area a forte e significativa vocazione naturalistica, ma anche perché nella zona esiste ed opera già un impianto simile.
A tal riguardo, l’onorevole Antonio Federico, che aveva già sottoposto il progetto all’attenzione del Ministero dell’Ambiente, che ha aperto una istruttoria sull’iter di approvazione istituzionale e sull’impatto ambientale, ha presentato una nuova interrogazione, stavolta diretta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per valutare la compatibilità del sito di stoccaggio con il vicino lago di Campolattaro, bacino strategico ed importante per l’approvvigionamento idrico di migliaia di cittadini.
A seguito dell’atto parlamentare il Ministero ha già richiesto alla Regione Campania ed alla Provincia di Benevento una verifica di compatibilità dell’impianto con il lago, tutto mentre prosegue il lavoro dell’Autorità di Bacino relativo alla misurazione delle distanze tra la zona che dovrebbe accogliere l’impianto, le abitazioni e il fiume Tammaro.