L’isolamento del Molise non è solo un fatto concettuale, non è discorso che appare solo nei convegni e nelle conversazioni dei cittadini che sperano di poter vivere, un giorno, in un mondo con servizi almeno sufficienti.
Prendi, per un esempio tra l’altro, il Trasporto Pubblico Locale, un disastro, con i dipendenti delle varie imprese, accompagnati dalle organizzazioni sindacali, che hanno deciso di manifestare continuamente proprio contro i disagi della categoria, che dopo scioperi ed astensioni si stanno misurando con una sorta di agitazione permanente, fatta di presidi delle sedi istituzionali e segnalazioni dei disagi, che sono continui e davvero disastrosi.
Intanto tra interruzioni, lavori di lungo corso, sospensioni di corse, gli spostamenti dentro la regione e soprattutto dal Molise per l’estero, significando estero Roma e Napoli, sono infinitamente difficili, con tragitti pieni di insidie, rallentamenti micidiali, velocità normalizzata a passo di lumaca, multe sempre in agguato, robe terribili, specialmente per quelli che si devono recare altrove per motivi di lavoro e di studio.
Ecco gli studenti, quelli che hanno pensato di iscriversi all’Università di Napoli, ad esempio, per loro la via crucis stradale è diventata normalità, al punto che sono davvero tanti, troppi, che meditano di chiudere con quegli studi lì.