Continua a tenere banco la questione sanità, dopo quanto sollevato dalla trasmissione ‘Fuori Dal coro’ sul problema delle liste d’attesa.
Da una parte la struttura commissariale, dall’altra l’azienda sanitaria locale. Al centro il debito che il Molise ha.
Il dibattito sul perché ad emergere nella trasmissione andata in onda sulla rete nazionale sia stata quella di una regione con liste d’attesa bloccate e di un 98% dei fondi messi a disposizione dal Ministero non spesi.
La domanda ora è sulle responsabilità e sul lavoro portato fin qui avanti.
Interviene anche il presidente a Palazzo Vitale Francesco Roberti che invita ad abbassare i toni e lavorare nella stessa direzione ciascuno per le proprie competenze.
Intanto Secondo la nota diffusa da Bonamico e Di Giacomo, ‘Nel 2023 la mobilità passiva, ha avuto un valore di circa 80 milioni di euro ma ha riguardato soprattutto le discipline di Ortopedia e Traumatologia, Cardiologia, Chirurgia generale, Ostetricia e Ginecologia.
Nello stesso anno però quella attiva, costituita da prestazioni di alta-media complessità, ammonta a circa 100 milioni ed è stata determinata dalle strutture private convenzionate con la Regione .
Ci sarebbe quindi un saldo attivo di circa 25 milioni di euro di cui 5 milioni recuperati sulla specialistica 2019-2020, “soldi che il Molise – così i commissari – andranno a ricevere in più rispetto a quanto stabilito dal riparto nazionale”. E proprio su quanto sta accadendo domani mattina i vertici dell’Asrem hanno convocato una conferenza stampa negli uffici di via Ugo Petrella alle ore 10.30.