Ancora un successo per l’Istituto Neuromed di Pozzilli, che, questa volta, ha collaborato attivamente ad uno studio scientifico, teso ad individuare i meccanismi che causano le disfunzioni di alcune cellule, propriamente quelle T regolatorie, che hanno un ruolo fondamentale nel modulare la risposta del sistema immunitario, controllando che reagisca efficacemente contro gli agenti esterni, ma senza attaccare le stesse cellule del nostro organismo, causando il fenomeno definito auto-immunità.
Di fatto si tratta di un percorso di indubbio valore scientifico e medico, perché individua, nell’ambito della Sclerosi multipla, una possibile strada per riattivare le cellule immunitarie che controllano l’infiammazione.
La situazione si presenta in un modo assai semplice, anche se l’importanza è davvero fondamentale: proprio per via del loro ruolo di “sentinelle”, infatti, una riduzione nel numero o una disfunzione delle cellule Treg, i linfociti T regolatori, è fortemente implicata in diverse malattie autoimmuni, tra le quali, appunto, la sclerosi multipla.
Si è trattato di una nuova ricerca, guidata dall’Università Federico II di Napoli con la collaborazione dell’Istituto di Ricerca Multimedica di Milano, del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli e appunto dell’Istituto Neuromed di Pozzilli, ricerca che ha ora messo in luce un elemento cruciale per la vita e la funzionalità di questi linfociti T regolatori, un apprezzabile lavoro scientifico, che è stato pubblicato sulla rivista Immunity e che sta ottenendo il plauso di tanti ricercatori internazionali.