Un atto dovuto la recente revoca, a Termoli, dell’ordinanza emessa dall’ex primo cittadino Angelo Sbrocca sul costone franato di Rio Vivo, nella parte a sud della città, dove si sono verificati pesanti smottamenti di terreno in arenaria. Tonnellate di terra distaccatisi dal costone un anno e mezzo fa invasero i cortili interne delle palazzine che si affacciano sul mare arrivando a lambire le mura perimetrali; trattandosi di aree private, l’ordinanza nel neo sindaco Francesco Roberti ha disposto che i proprietari della parte a monte della scarpata procedessero già all’inizio di quest’anno alla messa in sicurezza del costone.
A seguito di altri cedimenti i tecnici di Palazzo Sant’Antonio hanno effettuato un intervento sostitutivo di messa in sicurezza dell’area a tutela dell’incolumità dei residenti. Nei mesi scorsi è stata redatta una relazione sulle azioni da attuarsi per la definitiva messa in sicurezza di Rio Vivo, opere consistenti in due fasi di intervento: quella a breve termine per l’immediato rientro dei residenti sgomberati dalle loro abitazioni e quella a lungo termine per le soluzioni definitive tese a dare condizioni di stabilità della intera scarpata.