Lotta ai crimini ambientali, agroalimentari e forestali. È su quanto hanno basato la loro attività, nel 2024, i Carabinieri Forestali di Abruzzo e Molise intensificando controllo e vigilanza che hanno fatto registrare risultati significativi.
Con una rete capillare di 100 Nuclei Forestali e Parco distribuiti sul territorio, i militari hanno effettuato oltre 118 mila verifiche, portando alla denuncia di 986 persone e all’emissione di sanzioni amministrative per un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro.
La protezione dell’ambiente e la vigilanza sulle risorse naturali sono stati al centro dell’attività svolta. I controlli hanno riguardato principalmente la tutela delle aree protette, la vigilanza sul pascolo e l’utilizzazione delle risorse boschive, con particolare attenzione ai rischi derivanti dalla Peste Suina Africana. Tra le violazioni più comuni emerse, quelle relative all’attività urbanistica ed edilizia, alla protezione delle zone di particolare interesse ambientale e alla polizia fluviale sono state le più numerose.
Le sanzioni amministrative hanno avuto come focus principale le violazioni delle norme sul pascolo e sull’utilizzazione boschiva. In questo ambito, sono stati denunciati 326 individui, pari al 33% del totale delle denunce, e si è registrata una significativa incidenza percentuale di reati.
Nel settore degli incendi boschivi, i Carabinieri Forestali hanno attuato numerosi interventi di prevenzione, portando alla denuncia di 24 persone. Un aumento significativo dei reati accertati e delle denunce rispetto all’anno precedente ha caratterizzato questa attività.
Un altro aspetto importante è stato il contrasto alla gestione illecita dei rifiuti e allo smaltimento abusivo, con il 26% dei reati totali legati a questo settore.
Il Generale di Brigata Giampiero Costantini, comandante della Regione Carabinieri Forestale “Abruzzo e Molise”, ha sottolineato l’importanza di queste attività di controllo, evidenziando che “la presenza dei Carabinieri Forestali sul territorio non solo previene e reprime gli illeciti, ma aumenta anche la consapevolezza dei cittadini riguardo alla tutela dell’ambiente, promuovendo un comportamento più responsabile nei confronti dell’ecosistema”.