Il dato molisano è allarmante, sottolinea una condizione economica in forte crisi.
Lo si evince dalle analisi di Movimprese, che entra, per ogni trimestre e per conto di Unioncamere, in merito alla situazione demografica delle imprese in Italia.
In Molise, nel primo trimestre di quest’anno, il sistema imprenditoriale ha visto una riduzione di ben 278 unità, variazione del meno 0,81% del corpo delle imprese.
Il dato è determinato dalla diminuzione delle iscrizioni allo specifico Registro della Camera di Commercio, con 441 unità, meno 14,7% rispetto al primo trimestre del 2022, un valore bassissimo, mai registrato negli ultimi 20 anni, e ancora la crescita delle chiusure, con 719 unità, un più 11,1 %, rispetto alle 647 dello scorso anno.
Il conto complessivo, comunque, è di 33.911 le imprese registrate in Molise a fine marzo 2023.
La crisi è evidente, i numeri raccontano che la nostra Regione è quella, in percentuale, a causa soprattutto delle cancellazioni, avvenute verso la fine dello scorso anno, che detiene una sorta di primato negativo tra tutti i territori italiani.
Percentuali significative e problematiche, che riguardano, quasi in copia carbone, entrambe le province molisane, dove a Campobasso si arriva al meno 0,82%, e ad Isernia a meno 0,79%.
Naturalmente non riguardano tutti i settori, infatti aumentano le attività in alcuni comparti imprenditoriali, a partire da quelle professionali, scientifiche e tecniche, con 3 unità in più, quelle relative alla sanità e all’assistenza sociale, con 2 unità in più, e quelle dell’istruzione che registra la crescita di una unità.
Arretrano invece i settori dell’agricoltura, con 129 unità in meno, il commercio, con meno 94, i servizi relativi all’accoglienza, gli alloggi e la ristorazione, con meno 46 unità, delle costruzioni, meno 42, e le attività manifatturiere, con 34 unità in meno.