Questa volta è questione di sensibilità, una qualità che o la si possiede oppure niente, non ci appartiene e ci rende tutti più freddi e forse distanti da tutto e tutto.
Aida Romagnuolo, consigliere regionale del Molise, ha dimostrato più e più volte di avere in dotazione questa prerogativa di essere persona sensibile ed attenta agli altri.
Così, durante il Consiglio regionale di ieri, ha chiesto ai colleghi si potesse anticipare la discussione su una mozione da lei presentata, riguardante il tema dell’autismo, una questione molto ma molto trascurata nella nostra regione e che necessita davvero di tutta l’attenzione possibile ed i più significativi gesti di vicinanza.
Una mozione che scaturisce dalle sollecitazioni ricevute dai genitori di bambini e ragazzi affetti di autismo, genitori che da sempre hanno manifestato, come afferma la Romagnuolo in un comunicato stampa, “le difficoltà, le sofferenze, le paure e le angosce che vivono quotidianamente, perché le strutture sanitarie molisane sono pari a zero e non riescono a dare risposte”.
Una mozione che prevedeva e prevede un urgente interessamento, da parte del Presidente Toma, per venire incontro a tutte le esigenze che molti cittadini pongono riguardo all’autismo e alle strutture di supporto.
Un provvedimento necessario, da doversi attivare nei tempi più veloci e che invece non è stato accolto, nessun anticipo di discussione, un lasciarlo ai tempi che verranno, a dimostrazione che almeno in fatto di sensibilità i nostri rappresentanti in regione non ci stanno, qualcuno direbbe “stanno a zero”, noi ci limitiamo a dire che sono distanti, forse qualche migliaio di chilometri, forse anni luce, chissà.