Mancata riapertura degli impianti alti della stazione sciistica di Campitello Matese

Ancora un duro colpo al settore della montagna da incassare. E’ ufficiale ormai la mancata riapertura degli impianti alti della stazione sciistica di Campitello Matese, e questo a pochi mesi dall’arrivo della primavera. Una notizia che non è stata gradita ne dagli addetti ai lavori, ne dai turisti, che per la prima volta dopo anni, avevano ricominciato a frequentare la montagna nei mesi invernali.

 

Complice la neve e gli allentamenti delle misure anti covid, la stazione sciistica era tornata alla luce, o quasi, grazie ad una parziale riapertura degli impianti. Ora si attendevano quelli alti, al fine di soddisfare le esigenze, anche degli sciatori più preparati. Ormai sono pochi i mesi di gelo che separano dalla primavera e nulla più sarà possibile, almeno fino al prossimo anno.

Da anni, gli esponenti del movimento 5 Stelle in regione, denunciano la completa assenza di programmazione, i silenzi e le assenze dei massimi rappresentanti istituzionali.

l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, ha ormai annunciato che il collaudo dell’impianto Colle del Caprio non ci sarà fino a quando non ne sarà sostituito il cavo portante. In pratica, l’impianto principale di Campitello non riaprirà e la stagione sciistica andrà in archivio con un nuovo grave danno al comparto, nonostante un flusso turistico che ogni settimana si aggira sulle 15.000 presenze.

 

Insomma, qualcosa poteva essere salvato, o forse no, il problema è che la politica, si ha l’impressione non abbia fatto tanto per difendere e custodire la montagna, un luogo che potrebbe portare ad una vera ripresa economica e poco fanno i rimborsi e gli indennizzi a maestri di sci e ai lavoratori del posto, l’amaro in bocca resta comunque.

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