“La manovra finanziaria del Governo di centrodestra, approvata alla Camera dei Deputati dalla maggioranza e non votata dal PD e in via di approvazione al Senato della Repubblica, prevede sette miliardi di euro in più nel prossimo triennio rispetto agli attuali stanziamenti per il sistema sanitario. Di conseguenza, anche il Molise sarà destinatario di maggiori risorse, segno questo dell’attenzione e della tutela delle istanze dei territori da parte del Governo”. Ad affermarlo i parlamentari molisani di Fratelli d’Italia, il Senatore Costanzo Della Porta e l’Onorevole Elisabetta Lancellotta, in risposta a quanto scritto in una nota, nelle scorse ore, dalla consigliera regionale Micaela Fanelli.
Quest’ultima aveva contestato ai parlamentari molisani la mancata attenzione verso i reali problemi della regione. Su tutto la sanità, con un mancato specifico emendamento che se ne occupasse.
Una questione su cui si sono ulteriormente soffermati Della Porta e Lancellotta ribadendo come “nell’ultimo decennio i Governi a trazione Partito Democratico, alla guida del Paese senza il mandato elettorale dei cittadini, abbiano tagliato fondi alla sanità italiana per circa 37 miliardi di euro” Ricordata quindi l’assenza al tavolo romano dell’allora governatore del PD, nell’epoca in cui Micaela Fanelli era segretaria regionale, allorquando venne definito il Decreto Balduzzi.
“Il PD – continuano i parlamentari – non ha votato la fiducia alla manovra finanziaria, che tra l’altro include anche l’emendamento dei precari Covid, varata in settanta giorni, un periodo di tempo limitato, che non ha fermato il Governo a stanziare più fondi rispetto ai precedenti. Si chiede al centrodestra di fare in tre mesi quello che il PD non ha fatto in dieci anni. Alla luce di questi stanziamenti previsti nella manovra, siamo in continuo contatto con il Ministero della Salute, affinché sulla situazione della sanità molisana inizi un lavoro di squadra, finalizzato in primis all’azzeramento del debito. Stiamo dialogando col Ministro Schillaci e col suo staff, per realizzare il cosiddetto Decreto Molise, di cui abbiamo parlato in campagna elettorale. Siamo aperti a qualsiasi critica – hanno concluso Della Porta e Lancellotta – purché questa sia costruttiva e attinente alla realtà. Al contempo, respingiamo al mittente le ricostruzioni strumentali ad uso e consumo della prossima campagna elettorale”.