Maria Concetta Chimisso, dirigente dell’Istituto Alberghiero di Termoli ed ex vice sindaco della città ai tempi dell’amministrazione di centro-sinistra con Angelo Sbrocca, abbandona il PD.
Un partito indebolito a livello nazionale e che cerca sponde nel Movimento 5 Stelle, campione di trasformismi – il commento sarcastico della ex segretaria cittadina – a margine del naufragio alle ultime consultazioni del 25 e 26 giugno. L’elettorato è sempre più deluso e distante da un partito assente nelle politiche economiche che mettano al centro lo sviluppo del Paese. Con il rischio che anche la battaglia sul salario minimo finisca per somigliare alla misura del reddito di cittadinanza. Il Partito Democratico non è autorevole in questo momento neppure nella difesa dei diritti dei più deboli.
In ambito regionale – prosegue Maricetta Chimisso – le elezioni hanno chiuso male la stagione politica dei 5 Stelle. Termoli è stata esclusa dai tavoli politici nei quali si prendevano le decisioni e nessun candidato del posto del centro-sinistra come del centro-destra è riuscito ad entrare in consiglio regionale. Eppure Termoli – conclude la sua disamina la Chimisso – rappresenta ancora per il Molise il motore economico dell’intero territorio attraverso l’industria, il turismo balneare e l’agricoltura.