Nessuna iscrizione e dunque discussione, oggi in Consiglio regionale, della mozione inerente la sfiducia politica all’assessore al Sociale e al Lavoro, Luigi Mazzuto e l’impegno del governatore Donato Toma a valutare la permanenza dello stesso in Giunta
L’atto, sottoscritto dal Pd, dal Movimento 5 Stelle e dalle leghiste Aida Romagnuolo e Filomena Calenda si è scontrato con il voto contrario di altrettanti consiglieri: dieci contro dieci e tutto è caduto nel vuoto
Distensione per Mazzuto, finito nel mirino, come sostenuto da sempre dalle sue colleghe di partito Romagnuolo e Calenda, per inefficienze riguardanti la gestione delle crisi aziendali, per la mancata richiesta di proroga degli ammortizzatori in deroga nella vertenza Ittierre ed altro ancora.
Una figura non espressione del voto degli elettori e pertanto inadeguata.
L’assessore che da subito ha ottenuto supporto e vicinanza dal leader Matteo Salvini ha continuato a contare anche sull’appoggio del governatore Donato Toma e del resto della maggioranza
Per le minoranze di palazzo D’Aimmo però sarebbe stato necessario discutere la mozione
Dura la posizione del Movimento 5 stelle che a 10 mesi dall’inizio della legislatura rimarca le spaccature politiche della coalizione di centrodestra, con personalismi dei membri ed un governatore che fatica a gestire le dinamiche partitiche. La mancata iscrizione e discussione della mozione ha portato i grillini ad abbandonare l’aula con successiva chiusura dei lavori
Quanto al futuro di Romagnuolo e Calenda all’interno della Lega i prossimi giorni potrebbero essere decisivi, mentre resta il malcontento di una parte di iscritti all’interno del partito di Salvini che vorrebbe a casa il coordinatore regionale Mazzuto