Medici di famiglia allo stremo, urge chiarezza sulle responsabilità

Terza vittima a causa del Covid in Molise nell’arco di pochi giorni. Si tratta

di un 83enne di Isernia ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Cardarelli di Campobasso.

Intanto i casi positivi al Coronavirus aumentano velocemente. In regione, la scorsa settimana, registrati centinaia di contagi. Ed ancora una volta la Federazione italiana Medici di Medicina Generale del Molise denuncia l’insostenibile situazione determinatasi anche a seguito di procedure burocratiche e certificazioni troppo spesso improprie e inutili.

I medici di famiglia, in collaborazione con la Continuità Assistenziale, stanno operando oltre ogni limite per fronteggiare sul territorio l’emergenza sanitaria.

Stanno seguendo telefonicamente i casi di COVID, i contatti stretti, i contatti indiretti. Questo sforzo straordinario non può sopportare anche il peso di richieste incongrue, inutili, che causano perdite di tempo ed inutili discussioni.

Esempio ne è il personale scolastico e gli studenti che, oltre al referto dell’Asrem a seguito di tampone negativo, hanno bisogno di certificazione per rientrare in istituto.

Tale categoria di medici non ha alcuna potestà di ‘liberare’ i cittadini in quarantena o in isolamento, né di rilasciare certificazioni di malattia a contatti asintomatici senza i provvedimenti dell’Igiene Pubblica. Non può, poi, rispondere alle ripetute richieste per conoscere anticipatamente gli esiti dei tamponi. Tutto ciò sottrae tempo ed energie, nel pieno della più grande campagna vaccinale mai realizzata.

Questa pressione insostenibile sta minando la capacità della medicina generale di curare in maniera appropriata sul territorio i malati cronici, i soggetti più fragili in assistenza domiciliare, e coloro affetti da patologie acute, incluse quelle stagionali tipiche e frequenti in questo periodo.

 

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