9 molisani su 100 hanno rinunciato alle cure sanitarie negli ospedali e ambulatori pubblici pur avendone bisogno; nel 2022 i numeri erano appena 3 su 100. Il mancato accesso alle prestazioni mediche è dovuto a 2 cause principali: problemi economici e difficoltà legate alle lunghe liste d’attesa.
A ciò si aggiunge che le spese individuali per visite negli istituti privati, per coloro che possono permetterselo, sono in aumento. In poche parole i cittadini hanno la percezione di trovare la porta chiusa all’accesso ai servizi sanitari in Molise.
E intanto, di pochi giorni fa, la Corte dei Conti ha bocciato anche il bilancio regionale 2022 per una serie di criticità, il cui effetto per i molisani è quello di essere tra i più indebitati d’Italia. Un disavanzo salito a 650 milioni di euro, 150 milioni in più rispetto all’esercizio finanziario dell’anno precedente.
In questo quadro piuttosto torbido Cittadinanzattiva interpella la classe politica locale di centro-destra se veramente intende porre rimedio alla situazione attuale per restituire alla gente una sanità equa e solidale, un sistema di trasporto ferroviario e stradale degno di questo nome, azioni amministrative che diano ai giovani garanzie e opportunità di occupazione incentivandoli a restare nella loro terra.