In questo periodo estivo sono molti, tra residenti e turisti, i cittadini che abitano a Termoli ed hanno sentito la necessità di segnalare, alla nostra redazione giornalistica, quelle che ritengono siano alcune significative disfunzioni nella gestione idrica della cittadina adriatica.
Un primo punto riguarda la impossibilità, per alcune zone, di eseguire nuovi allacci alla rete, a causa dell’impianto di depurazione, situato nell’area portuale, il quale è fortemente sottostimato e non è in grado di trattare ulteriori rifiuti reflui.
Un sicuro danno economico per cittadini, operatori del commercio e dei servizi, che non possono utilizzare nuovi immobili, già realizzati e potenzialmente pronti all’uso.
Ma anche disagi ambientali notevoli, come quelli causati dalle rotture subite dalla condotta sottomarina per lo scarico, oppure il ripetersi di emissioni, dall’impianto,di odori nauseabondi che imprigionano il Borgo Vecchio e le aree del Centro cittadino.
Tutto mentre il nuovo impianto di depurazione del Sinarca, costruito per alleggerire il carico idraulico ed assai inquinante dell’impianto del porto, risulta ancora non attivo e che, però, dovrebbe essere avviato già nei prossimi giorni.
Intanto, secondo le segnalazioni, ci sono alcune notizie non buone: sembra si stia abbattendo, nel settore, sul Comune di Termoli, dove il Tar Molise, su opposizione della CREA S.p.A. alla delibera di Giunta per una ulteriore proroga di un anno del servizio, ha sentenziato non più prorogabile, da oggi, il rapporto contrattuale relativo al servizio idrico integrato, tra l’altro un rapporto vigente da oltre 25 anni.
Una situazione complessiva sicuramente critica, sulla quale è necessario tornarci, analizzando per bene il tutto e cercando di comprendere un po’ di più.