Moria di pesci nel fiume Cavaliere, Legambiente: ‘Grave danno all’ecosistema’

I pesci moribondi e le numerose carcasse rinvenute nel fiume Cavaliere dalla FIPSAS nei giorni scorsi rappresentano un segnale di allarme per possibili criticità nei corsi d’acqua della zona. Sarà compito dell’Istituto Zooprofilattico di Isernia stabilire le cause della moria di pesci ma è facile pensare a un fenomeno dovuto allo sversamento di sostanze inquinanti pesantemente tossiche per la fauna ittica.

Un evento gravissimo, poiché anche questo fiume è interessato dal progetto dedicato al recupero e conservazione della trota mediterranea (Salmo cettii) LIFE NAT.SAL.MO finanziato dalla comunità europea attraverso il programma Life, col coinvolgimento dell’Università del Molise (capofila), il Comune di Oratino (CB), il Comune di Rocchetta a Volturno (IS), Legambiente, Mediterranean Trout Research Group, la Regione Molise, STUDIOGIULIANO Srl, l’istituto di Agricultural Sciences and Veterinary Medicine University of Iasi, Ion Ionescu de la Brad e “Lucian Blaga” University of Sibiu in Romania.

Un progetto europeo che ha ottenuto grandi risultati in termini di selezione degli esemplari con lo sviluppo di innovative tecniche di conservazione della specie nella prima criobanca europea della trota mediterranea presso l’Università del Molise.

“Grazie a questo progetto – ha dichiarato il direttore di Legambiente Molise Andrea De Marco – abbiamo avuto la possibilità di conoscere e confrontarci con molti attori locali che verranno coinvolti nella stesura dei Contratti di fiume, uno strumento che permetterà di affrontare le questioni territoriali in modo integrato rispetto alla tutela dell’ambiente fluviale e alla gestione del rischio idraulico e morfologico. Il percorso di governance sarà occasione per favorire una maggiore integrazione tra politiche locali e sovralocali, per ottimizzare gli investimenti pubblici e privati, per attrarre nuove risorse funzionali ad una migliore gestione idraulico-ambientale e socio-economica del sistema fluviale e dei territori a questo connessi. Inoltre, il Contratto di fiume servirà anche ad accrescere la consapevolezza negli attori locali circa l’importanza della cura degli ecosistemi fluviali innescando buone pratiche di gestione ambientale capaci di sostenere i sistemi locali (attività produttive, turismo, tempo libero, ecc.) coinvolgendo soggetti istituzionali e non”.

La partecipazione attiva al percorso di governance e la successiva adesione al Contratto di Fiume è aperta a tutti i soggetti, pubblici e privati, a vario titolo interessati ai temi ambientali, idraulici e di sviluppo locale connessi alla gestione dei fiumi Biferno e alto Volturno. Anche i singoli cittadini possono prendere parte al processo per condividere saperi, istanze e proposte.

“La moria di pesci nel fiume Cavaliere è l’espressione tangibile di un pericolo concreto e difficilmente riconoscibile che mette a rischio ecosistema e biodiversità, rischiando di vanificare anche i passi avanti realizzati per la tutela delle specie native con i progetti europei che gravitano su quest’area. Ci auguriamo – ha concluso il direttore di Legambiente Molise Andrea De Marco – che si possa fare luce velocemente sulle responsabilità e che eventi del genere non si ripetano più. Da parte nostra terremo gli occhi aperti offrendo come sempre la nostra disponibilità a lavorare insieme per il bene del nostro territorio”.

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