Quello del randagismo è un aspetto di notevole rilevanza in Molise. Sarebbero infatti almeno 25 mila i cani randagi per i quali non esiste un proprietario. Eppure la politica sembra disinteressata alla questione. È del 2005 il provvedimento normativo quadro in materia, ma ad esso non hanno fatto seguito impegni periodici, come la stessa norma prevedeva.
In consiglio regionale le minoranze del Movimento 5 Stelle hanno presentato una mozione finalizzata ad attuare un nuovo Piano triennale di Prevenzione del randagismo, garantire il servizio di sterilizzazione negli ambulatori veterinari di Isernia e Campobasso, istituire un Pronto Soccorso Veterinario e predisporre un’Unità operativa per la lotta al randagismo.
La Legge Regionale n. 7 integrata e modificata a giugno del 2011, disciplina la tutela degli animali, promuovendone la protezione e l’educazione al rispetto. Il testo prevedeva, tra le iniziative anche, l’istituzione di un pronto soccorso veterinario, che a tutt’oggi ancora manca. La prevenzione del randagismo era invece affidata ad un Piano triennale. L’ultimo piano disponibile risulta quello del 2013\2015, con uno stanziamento di circa 1,2 milioni di euro, dei quali tuttavia sembrano essere stati investiti appena 400 mila euro. La Regione Molise – chiudono le opposizioni a Palazzo D’Aimmo – secondo la Legge regionale del 2005 avrebbe dovuto promuovere e finanziare corsi di formazione e di aggiornamento. Corsi che, al contrario, in Molise non sono mai stati attivati.