A monte della proposta di legge regionale, da parte dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, sulla istituzione di una Commissione antimafia, c’è la consapevolezza che il territorio molisano non è affatto libero dalle infiltrazioni mafiose, come lo dimostrano importanti fatti di cronaca accaduti nel corso degli ultimi anni.
Una proposta che fu avanzata già nel corso del 2016 e che fu perfino accolta favorevolmente sia dalla giunta di allora che dalla maggioranza.
Non si riuscì a darne corpo e sostanza e pertanto oggi torna ad essere attuale, se non assolutamente necessaria.
Questo perché occorre monitorare con fermezza e determinazione i flussi economici e sociali dei vari settori dove è più facile la penetrazione criminale.
Questo in un Molise, che nella sua stessa posizione geografica offre canali preferenziali per interventi di riciclaggio e i traffici illeciti in via di terra e di mare.
Le notevoli quantità di sostanze stupefacenti, inoltre, sequestrate in questi ultimi tempi fanno pensare ad una via ottimale per uno dei traffici illegali di maggior guadagno da parte della criminalità organizzata.
Tutto questo e anche il trattamento dei rifiuti e/o altri canali di acquisizione criminale di potere e denaro chiamano alla istituzione di una concretissima Commissione Antimafia.
Così arriva una proposta specifica, che sarà aperta ai contributi e ai suggerimenti dei cittadini, che potranno intervenire attraverso lo strumento della piattaforma Rousseau.
