Diciamo subito che le stime del più attendibile tra gli osservatori economici italiani, il Centro Studi della Cgia di Mestre sono sicuramente negative, perché raccontano un prossimo anno difficile e complesso, che già a partire dal prossimo inverno sarà disastroso per molte famiglie ed imprese, che, stando così le cose, avranno seri problemi ad affrontare la quotidianità.
Necessitano, infatti, per essere salvate di almeno 70 miliardi di euro, 35 per dimezzare il caro bollette e altrettanti , attraverso la Legge di Bilancio 2023, per non far decadere, dal prossimo gennaio alcune delle misure introdotte dal Governo uscente.
Una situazione critica, visto che il nuovo esecutivo, quello guidato da Giorgia Meloni, per recuperare queste risorse dovrà davvero fare l’impossibile, visto che al massimo potrà beneficiare di un “tesoretto” paria circa 25 miliardi di euro.
Bisognerà dunque recuperare assolutamente questi 45 miliardi mancanti, altrimenti sarà molto ma molto complicato.
Intanto le previsioni circa il recupero della ricchezza precedente al covid nelle 107 aree territoriali italiane mostra una ulteriore crescita negativa, con ben 6 province su 10 che ottengono numeri colmi di disastrose difficoltà.
Infatti, secondo il monitoraggio di Prometeia, 67 province registreranno l’anno prossimo una crescita negativa.
Tra queste la provincia di Campobasso, che, pur con un tasso di crescita nel 2022, perde nel 2023 ed indossa, la maglia nera, occupando l’ultima posizione in graduatoria, con un dato, in percentuale, assai significativo, un meno 2,4 % rispetto al numero precedente alla pandemia.
La Provincia di Isernia si vede assegnare una maglia di colore diverso, forse grigio, in base al suo tasso di crescita di quest’anno, che pure segna una perdita nel 2023 ed allo zero spaccato rispetto al 2019.