Nel periodo del Coronavirus in tutta Europa è migliorata la qualità dell’aria

L’isolamento globale e il blocco delle attività produttive per oltre due mesi, tra le poche note positive, ha prodotto il miglioramento della qualità dell’aria nelle città dell’intera Europa per effetto del sensibile calo dell’inquinamento atmosferico. L’aria più pulita solo ad aprile ha portato – a parere di esperti internazionali – a 11 mila decessi in meno in Gran Bretagna e in altre parti del vecchio continente come Italia, Germania e Spagna.

Il calo verticale del traffico stradale e delle emissioni industriali ha comportato anche un milione e 300 mila giorni in meno di assenza lavorativa, 6 mila ragazzi in meno che sviluppano asma, 1.900 visite evitate al pronto soccorso e 600 minori nascite premature. L’aria più respirabile è uno dei pochi lasciti positivi della pandemia provocata dal batterio del Covid 19. Rispetto ai primi mesi del 2019 i livelli di biossido di azoto sono diminuiti del 40% mentre i particolati più piccoli sono scesi del 10%.

In Molise i dati relativi all’inquinamento atmosferico segnalati a Venafro nelle prime settimane di stop al traffico veicolare hanno fatto registrare, però, picchi sempre elevati. Probabilmente le polveri sottili delle industrie dell’hinterland hanno mantenuto i livelli della qualità dell’aria preoccupanti.

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