Nella Pineta di Campomarino tra disattenzione, degrado ed incuria

Siamo tornati nella Pineta di Campomarino,  ogni tanto facciamo queste piccole e veloci puntate per testimoniare lo stato delle cose.

Così eccoci di nuovo nella Pineta di un territorio della costa molisana, che unico in Regione, ha ottenuto la bandiera blu di Legambiente.

Sempre, negli anni, abbiamo sottolineato le sue criticità, ogni volta sperando di dover raccontare di miglioramenti, di percorsi positivi, magari in sintonia con la qualità delle sue acque.

Invece niente da fare, sempre dobbiamo documentare, come questa ennesima volta lo stato di abbandono, un degrado che si coniuga con l’incuria dei luoghi, tra vegetazioni non curate, crescite selvagge, perfino pericolose come le canne situate a bordo del sentiero che porta al mare.

Poi ci sono i rifiuti, sempre troppi, che comunicano il disagio e la disattenzione, che raccontano di un luogo fuori da ogni protezione ambientale, lasciato al potere di un sostanziale decadimento.

Tutto pessimo, nonostante la novità del cartello posto all’inizio del sentiero, che narra di protezioni degli animali e dunque di percorsi di valorizzazione dell’area, sembra una specie di speranza, la promessa di un recupero, magari sognando una rinascita, qualcosa dal sapore di recupero, insomma qualcosa di buono e positivo.

Peccato non riusciamo più a crederci, anche se vogliamo essere fiduciosi, chissà … forse il prossimo anno …  chissà che sorpresa!

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