Le questioni che riguardano le cure, l’assistenza e il funzionamento della sanità pubblica saranno al centro dell’attività politica anche del nuovo governo regionale a trazione centro-destra. Lo sa bene il governatore Francesco Roberti, poiché in precedenza, sembra, che nelle due province di Campobasso e Isernia sia stato investito meno del 2% della cifra messa in cantiere da Roma per il recupero delle prestazioni sanitarie non erogate a causa del Covid.
Il Molise, oggi come oggi, sul declassamento del sistema sanitario pubblico ha l’obbligo di scongiurare la perdita di altri finanziamenti statali, nonostante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il governo centrale prospetterebbe alle 20 Regioni italiane una riduzione delle risorse entro il 2026.
Ciò si traduce su centinaia di Case di Comunità, Centrali Operative e ospedali di comunità in meno. Il centro-sinistra invita il Presidente della Giunta Francesco Roberti a chiedere al Governo di riprogrammare la stessa cifra assegnata al Molise e ad evitare altri insopportabili tagli di servizi e reparti soprattutto nei nosocomi minori di Termoli, Larino, Venafro e Agnone.