Ne abbiamo parlato molte volte nei nostri telegiornali, sottolineando l’importanza fondamentale, nella lotta contro il crimine, di un percorso formativo destinato alle persone, soprattutto anziane, che devono essere messe in condizione di reagire prontamente alle attenzioni dei malavitosi, diventando esse stesse protagoniste nello sventare le potenziali truffe a loro danno.
Una scelta che i Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia, ma non solo, hanno voluto e sostenuto, iniziando un rapporto proficuo e costante con le Associazioni, con le parrocchie e con tutti quei luoghi che vedono la frequenza di persone a rischio, come appunto le persone anziane.
La situazione si è evoluta sensibilmente, sono davvero numerosissime le azioni criminose sventate, anche in relazione all’ aumento dei tentativi, e tutto grazie alla forte partecipazione delle potenziali vittime, le quali, ben informate, hanno potuto mettere in atto tutti quei suggerimenti che gli uomini dell’Arma avevano loro fornito e continuano a fornire.
Un viaggio di formazione che si basa su una informazione attenta e corretta, che prende in considerazione le truffe più comuni, che sono quelle dei finti medici e assistenti sociali, dei finti cassieri di banche e uffici postali, dei finti addetti dell’Enel e di altre società di energia elettrica, dei finti tecnici delle caldaie e dei finti corrieri e postini.
Tutti queste figure sempre si rivolgono direttamente ai cittadini, spesso chiedendo denaro per false prestazioni o per debiti pregressi o per altre ragioni tutte fraudolente.
A tal riguardo i Carabinieri hanno predisposto un preciso Decalogo Antitruffa, che, in modo limpido e chiaro, indirizza i cittadini ad agire rispettando poche ed efficaci regole:
Non aprire agli sconosciuti, non mandare i bimbi ad aprire la porta d’ingresso, non fidatevi delle apparenze, per le consegne di lettere e pacchi chiedete che vengano lasciati nelle cassette o sullo zerbino, accertatevi dell’identità chiedendo il tesserino di riconoscimento, in caso di controllo telefonate all’ufficio di zona dell’ente interessato, tenete un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità, non date soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari pubblici, diffidate degli acquisti molto convenienti, comunque, in caso di sospetti, non esitate a chiamare il 112 o il 113.
(Giuseppe Pittà)